Ciò che colpisce immediatamente quando si incontra Julija Kruder sono la sua potenza fisica e la sua spontaneità, sia nelle parole che nelle espressioni del viso. L'atleta slovena è altrettanto diretta quando si trova in parete. Un concentrato di esplosività e classe, che negli ultimi anni l'hanno portata a scalare diverse posizioni nella classifica degli eventi boulder dell'IFSC (Federazione Internazionale di Arrampicata Sportiva).

Classe 1997, Julija cresce sotto l'influenza dei fratelli, che si trova ad ammirare mentre arrampicano, prima ancora di iniziare a muovere i primi passi. L'esempio di Jernej è tale da non permetterle una scelta alternativa. Se dai suoi occhi traspare ancor oggi la stessa grinta agonistica del campione sloveno, Julija riesce tuttavia a sviluppare uno stile assolutamente originale, fatto di movimenti centellinati e di grande interpretazione dei blocchi. A partire dai quattordici anni, il suo nome compare stabilmente nella top 10 delle gare di Coppa Europa. Nel 2014 conquista poi il terzo posto ai Rockmasters di Arco (boulder). Un risultato prestigioso, che le permette di fare il salto nella categoria senior e di competere con le migliori al mondo.

Tra i grandi, Julija ottiene due piazzamenti importanti ai mondiali di Monaco (2016) e Berna (2023). La vittoria nella prova di velocità ai Redbull Dual Ascents del 2023, in coppia con il fratello, rappresenta però il suo massimo risultato in carriera e la riprova di un'affinità naturale, quella con Jernej, come se i due riuscissero ad essere perfettamente coordinati nei movimenti attraverso un filo invisibile che li lega.

La coppia dei fratelli Kruder ha fatto parlare di sè anche per le ripetizioni in falesia. Diverse sono infatti le realizzazioni su roccia di prim'ordine. Tra queste, "Weatherman" (8a+), il water deep solo di Maiorca, che i media ritengono lo psicobloc più difficile realizzato finora da una climber.

Non possiamo non partire dal bellissimo rapporto che hai con tuo fratello. Quanto è stata importante la sua figura per la formazione del tuo carattere sportivo?
In famiglia siamo quattro fratelli e siamo tutti molto uniti. Sono davvero felice di avere un membro della famiglia con cui poter condividere la stessa passione. Jernej mi ha sicuramente formata come arrampicatrice e anche come persona e gli sono molto grata. In realtà siamo abbastanza diversi, ma imparo comunque molto da lui ogni giorno.

La partecipazione alla RedBull Dual Ascent è stata per te un'esperienza unica. La specialità speed e l'arrampicata in falesia, a cui ti dedichi con frequenza sempre maggiore, rappresentano delle nuove direzioni per la tua carriera. Come credi si dividerà la tua arrampicata da qui ai prossimi anni?
Sono sempre stata una specialista del bouldering. Solo occasionalmente mi dedicavo all'arrampicata in falesia. Con gli anni sto scoprendo nuovi limiti e nuovi stili di arrampicata. Sono consapevole di essere un'arrampicatrice diversa dalla maggior parte delle altre atlete e penso che questo sia un bene perchè mi permetterà di spingere continuamente i miei limiti. Mi vedo ancora come un'arrampicatrice da competizione, ma in futuro esplorerò sicuramente l'arrampicata tradizionale.

Da qualche anno sei anche fitness e climbing coach. Come ha influito sul tuo stile di arrampicata il fatto di essere un'istruttrice?
Insegno soprattutto a bambini e arrampicatori dilettanti, e questo mi piace molto. Amo conoscere persone con prospettive diverse sull'arrampicata. E mi piace anche insegnare alle persone ad arrampicare. E' l'occasione per trasmettere agli altri nozioni sulla tecnica e sulla forza, ma anche sullo stile di vita e sull'arrampicata in generale.

Qual è il tuo prodotto Karpos preferito?
Quando arrampico guardo al comfort e alla praticità. Nella linea estiva Easyfrizz ho trovato queste caratteristiche. Utilizzo spesso la combinazione pantalone lungo e nero-maglia colorata, come il top Easyfrizz.